Voglio raccontarvi cos’è e dove nasce il Bloch printing. Sono letteralmente affascinata da questa tecnica, per i magnifici prodotti che ne derivano ma anche da un lavoro artigiano capace di resistere nei secoli. Infatti questo è un mestiere antichissimo, risale almeno a 300 anni fa, ma ancora oggi viene utilizzato e ripensato da giovani designer.
Tecnicamente chiamato xilografia, è un antichissimo metodo decorativo tipico dell’Asia. La stampa con blocchi di legno compare in tutta l’India attorno al XII secolo ma in particolare in Rajasthan, dove i tessuti così decorati venivano utilizzati per confezionare tende e baldacchini destinati alla nobiltà.
Bagru, nel Rajasthan, è considerato ancora un villaggio, anche se oramai è stato urbanizzato con edifici in cemento. Sparsi ovunque, si trovano ancora chippe, una casta di tipografi che continua a timbrare il tessuto con blocchi di legno intagliati a mano. Questa tecnica prevede l’impressione manuale, con l’utilizzo di matrici in legno sulle quali è inciso in negativo il disegno che si vuole ottenere.
La stampa di disegni su tessuto molto probabilmente ebbe origine in Cina circa 4.500 anni fa, ma fu in India che il tessuto stampato a mano raggiunse la sua massima espressione visiva. Gli indiani possedevano una competenza senza pari nei segreti dei coloranti vegetali naturali, in particolare con i mordenti (sali metallici che creano sia colore e gli permettono di aderire al tessuto).
Negli ultimi 200 anni l’industria è stata in procinto di estinguersi, a causa anche dei progressi tecnologici, ma oggi possiamo dire che questa tecnica ha ripreso a vivere fortemente in giro per il mondo. Famiglie di tipografi si trovano davanti a lunghi tavoli coperti di tessuto, immergendo i blocchi di colore e timbrandoli con un rumore sordo.
Le stampe realizzate con i blocchi in legno sono frutto della capacità dell’uomo e della sua sensibilità (occhio attendo e mano ferma). Nelle stampe si percepisce la mano dell’uomo e le sue imperfezioni, che fanno parte dell’umanità e della bellezza di questo mestiere.
Come la maggior parte dei mestieri in India, l’abilità di intagliare i blocchi viene tramandata di generazione in generazione. I chhippa si accovacciano ai tavolini con il loro tradizionale kit di strumenti di scalpelli, martelli e trapani in miniatura e iniziano a scolpire intricati motivi nel legno.
Dopo aver scolpito ogni blocco di legno, vengono immersi in olio di senape per un massimo di 2 settimane per garantire che il legno non si spezzi quando esposto alle condizioni asciutte del processo di stampa. I colori vengono versati nei vassoi di legno e i blocchi immersi ogni volta nel colore, quindi stampati sul tessuto per formare il motivo ripetuto. I colori sono ecologici.
La superficie utilizzata per la stampa è un tavolo di lunghezza (circa 6 metri) imbottito con molti strati di tela in cotone. Con una coordinazione incredibilmente precisa dell’occhio e della mano, sviluppata in anni di stampa, il tessuto viene timbrato con un pugno al centro del blocco, garantendo una stampa uniforme.
Una volta terminato il disegno, il tessuto viene asciugato al sole, cotto a vapore, lavato in acqua ed essiccato di nuovo al sole. La stiratura è l’ultima fase di questa tecnica che richiede tempo ma di infinita bellezza.
Altra scoperta interessante e che a Forte Amber a Jaipur nasce il Museo della Stampa manuale di Anokhi, nel 2000 riceve il premio UNESCO per la “conservazione del patrimonio culturale”. Dedicato all’arte della stampa a blocchi, si impegna a informare e sensibilizzare per proteggere questo mestiere per le generazioni future.
La sensibilizzazione e l’informazione sono due metodi che permettono a questo mestiere di non andare nel dimenticatoio. Dove le energie di questi artigiani sono uno dei simboli di questo paese. Portiamo in giro la bellezza dell’arte sotto ogni forma, il bloch printing è una di queste.